Allarme cyberbullismo, aumentano i casi: cosa dice la legge e come tutelarsi

Il cyberbullismo sta diventando un fenomeno dilagante. Ecco come difendersi, sia sotto il profilo legale, che culturale

Un fenomeno che sta avendo una crescita esponenziale. E non da oggi. Il cyberbullismo è sempre di più una vera e propria piaga che, chiaramente, colpisce maggiormente i più giovani. Un allarme sociale che oggi è punito anche dalla legge. Ecco come difendersi. 

Cyberbullismo pene e leggi in Italia
Come difendersi dal cyberbullismo – (tecnozoom.it)

Il mondo digitale, pur offrendo molteplici opportunità e connessioni globali, presenta anche un lato oscuro: il cyberbullismo. Questo fenomeno insidioso sta emergendo come una minaccia crescente, lasciando cicatrici invisibili nelle vite di coloro che ne sono vittime.

Il cyberbullismo si manifesta attraverso l’uso di tecnologie digitali, come social media, messaggistica istantanea e email, per molestare, minacciare o diffamare gli altri. Le vittime, spesso giovani adolescenti, si trovano costrette in un vortice di ansia, depressione e isolamento, con conseguenze devastanti sulla loro salute mentale. Secondo una ricerca condotta da Save The Children tre ragazzi su dieci sono testimoni di comportamenti violenti in rete.

Cyberbullismo: cosa dice la legge

Gli aggressori possono nascondersi dietro l’anonimato, amplificando la loro crudeltà senza temere le conseguenze reali delle loro azioni. E, come detto, i più esposti sono proprio i più giovani, in particolare i minorenni. Un po’ perché più fragili per antonomasia. Un po’ perché pienamente immersi in questo mondo digitale.

Cosa dice la legge sul Cyberbullismo
Cyberbullismo: cosa dice la legge – (tecnozoom.it)

I genitori e gli educatori stanno affrontando sfide sempre più complesse nel proteggere i giovani da questa minaccia digitale. La consapevolezza e l’istruzione sono fondamentali: insegnare ai giovani l’importanza del rispetto online e delle buone pratiche digitali può contribuire a mitigare il problema alla radice.

Le conseguenze legali del cyberbullismo stanno diventando sempre più severe in molti Paesi. Le leggi devono essere aggiornate per affrontare efficacemente le nuove sfide del mondo digitale, garantendo che coloro che commettono atti di cyberbullismo siano ritenuti responsabili delle loro azioni.

In Italia il cyberbullismo è normato da una legge del 2017. Chi è vittima può ricorrere alla giustizia amministrativa, avanzando richiesta di ammonimento al questore, nei confronti dell’autore dell’atto di cyberbullismo. Si può fare se questo ha più di 14 anni. Sotto il profilo penale, le pene variano da 6 mesi a 5 anni per un maggiorenne e 6 mesi per un minorenne (o 516 euro di ammenda). A questo si somma eventuale risarcimento in sede civile.

Il fenomeno di cyberbullismo, infatti, si intreccia con il reato di diffamazione e di minaccia, dato che il cyberbullismo si manifesta come flaming (messaggi violenti e volgari), impersonation (scambio di persona), cyberstalking (lo stalking effettuato online), doxing (diffusione di materiale personale), harassment (molestie sul web).

In generale, auspicando che il nostro Paese possa fare dei passi in avanti anche sotto il profilo culturale, oltre a rivolgervi all’autorità giudiziaria, i consigli che possiamo darvi sono quelli di non rispondere ai messaggi violenti e offensivi, segnalare ai vari provider e salvare degli screenshot, che potranno essere molto utili in fase di denuncia.

Gestione cookie