Non dite mai questa parola al telefono: in meno di un mese vi rubano tutti i soldi

Continuano le truffe telefoniche e nonostante gli avvertimenti molti ci cascano ancora. Ecco a cosa fare attenzione.

Nonostante tutte le raccomandazioni, molti cittadini italiani si trovano a dover risolvere le beghe nate da una truffa telefonica, scoperta magari anche a giorni di distanza.

Truffa via telefono
Attenzione alle truffe telefoniche –  (tecnozoom.it)

A caderci non solo anziani ma anche tanti giovani, inconsapevoli che basta pronunciare una semplice parolina dopo una classica domanda per essere truffati. Scopriamo in cosa consiste questa truffa.

Non dire mai questa parola al telefono, ti rubano i soldi: ma ecco come proteggersi

Le truffe ai danni dei cittadini sono sempre più serrate e non si fa tempo a segnalarne una che all’improvviso ne spunta un’altra, ancora più subdola e creativa. Infatti, bisogna dire che i truffatori, soprattutto quelli che chiamano al telefono, sono molto creativi perché devono adeguarsi alle risposte del cittadino per farlo poi cadere in trappola.

I consigli per evitare le truffe via telefono
Attenzione alle truffe via telefono –  (tecnozoom.it)

Se prima le forze dell’ordine mettevano in guardia gli anziani, ora sono coinvolti anche molti giovani che nonostante siano più consapevoli e attenti, ci cascano lo stesso. A confermarlo è anche l’associazione dei consumatori ADOC di Pordenone, impegnata a tutto tondo a contrastare l’azione dei truffatori.

Tuttavia, iniziano a essere molto insistenti soprattutto in questo ultimo periodo in cui molti cittadini dicono addio al mercato tutelato dell’energia per entrare in quello libero. ADOC afferma, inoltre, che per cadere in una truffa basta pronunciare una semplice parola in risposta alla domanda: “Pronto, lei è il signor…?”. Con la conferma, ovvero dopo aver pronunciato “Sì”, i call center ottengono la risposta affermativa che serve per stipulare i nuovi contratti.

Infatti, il “sì” sarà registrato e incollato ad arte per autorizzare la sottoscrizione di un nuovo contratto di fornitura energetica o di servizi telefonici. E ci si accorge della cosa solo all’arrivo della prima bolletta, in genere molto salata. Tuttavia, ci sono anche altri raggiri, per esempio c’è chi si finge operatore alle dipendenze del gestore di energia o telefonico del malcapitato, carpendo subito la sua attenzione.

Le vittime sono attirate anche dal miraggio di un risparmio, motivo perfetto per scardinare le difese residue dell’utente che spesso accetta. I consigli da mettere in pratica sono sempre gli stessi:

  • evitare di rispondere “sì”;
  • non rivelare i codici POD (energia elettrica) e PDR (gas);
  • chiedere il nome e cognome, il codice personale e il nome della società per cui lavora;
  • verificare a chi appartiene l’utenza che ci ha contattato anche se spesso sono numeri usa e getta.

A tal proposito comunque ricordiamo che fare una ricerca su internet del numero da cui si riceve la chiamata potrebbe essere utile perché sul web in tanti inseriscono la loro recensione sui numeri molesti o che possono nascondere frodi.

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