Bonus di 3 mila euro per assumere un badante: come fare per non perdere quest’incredibile opportunità

Grazie al Bonus badante è possibile ottenere fino a 3 mila euro per assumere personale dedito alla cura e all’assistenza degli anziani. Quali sono i requisiti?

Il Decreto PNRR 2024 ha introdotto il Bonus badante per gli over 80.

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Nuovo Bonus badante over 80 (tecnozoom.it)

Si tratta di uno straordinario beneficio destinato a coloro che intendono assumere badanti per anziani non autosufficienti bisognosi di assistenza, che hanno almeno 80 anni di età.

In particolare, l’agevolazione consiste nell’esonero totale dei contributi previdenziali e assicurativi a carico del datore di lavoro domestico. Per poter accedere al beneficio, tuttavia, è necessario possedere una serie di requisiti. Scopriamo quali sono.

Bonus bandate over 80: a chi spetta?

Il Bonus badante per over 80 è un benefico che sarà attivo dal 1° aprile 2024 al 31 dicembre 2025, con l’obiettivo di apportare un miglioramento della qualità delle misure assistenziali in favore dei soggetti anziani e non autosufficienti.

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Come si richiede il Bonus badante? (tecnozoom.it)

Consente ai datori di lavoro domestico di usufruire della decontribuzione totale dei contributi (ossia dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assicurativi) per assumere assistenti domiciliari per la cura di anziani con almeno 80 anni di età.

La somma è pari a un massimo di 3 mila euro all’anno, suddivisi in trimestri e per un periodo non superiore a 24 mesi.

La richiesta del Bonus, però, spetta solo a coloro che hanno un ISEE pari o inferiore a 6 mila euro e che, dunque, non potrebbero permettersi di assumere regolarmente un badante.

Per usufruire dell’agevolazione, inoltre, è necessario che l’assistente domiciliare stipuli un contratto di lavoro domestico a tempo indeterminato oppure che il contratto a tempo determinato venga trasformato in uno a tempo indeterminato.

La normativa prescrive anche che gli anziani per i quali si richiede il Bonus badanti devono percepire l’indennità di accompagnamento, ai sensi dell’art. 1, comma 1, della Legge n. 18 dell’11 febbraio 1980.

Non si può, invece, ottenere l’agevolazione nelle seguenti ipotesi:

  • sono decorsi meno di 6 mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro domestico tra lo stesso badante e lo stesso datore di lavoro o un componente della sua famiglia;
  • si intende assumente parenti o affini come assistenti domestici o badanti. L’unica eccezione si ha nel caso in cui il rapporto di lavoro non comprenda tali mansioni: assistenza degli invalidi di guerra civili e militari, invalidi per causa di servizio, invalidi del lavoro, mutilati e invalidi civili, ciechi civili, prestazioni di opere nei confronti dei sacerdoti di culto cattolico.

Per quanto riguarda le modalità e le tempistiche per l’erogazione del Bonus, tuttavia, non si hanno ancora informazioni dettagliate, perché bisognerà attendere specifici provvedimenti da parte dell’INPS. In ogni caso, nelle prossime settimane si avranno notizie più certe, perché l’agevolazione partirà dal 1° aprile.

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