Bonus mamma 2024 in busta paga: la data di pagamento

Il governo ha introdotto un bonus mamme e l’INPS ha pubblicato una circolare con tutti i dettagli. Ecco di cosa si tratta.

Previsto a gennaio 2024, dopo settimane di ritardi finalmente arriva il bonus mamme che sarà erogato solo dopo la presentazione di un’apposita domanda. Il bonus è destinato alle madri dipendenti del settore pubblico e privato e consiste nell’esonero del 100% della contribuzione previdenziale a loro carico per un massimo di 3mila euro.

bonus per mamme che lavorano
In arrivo il bonus mamma (tecnozoom.it)

Nello specifico, si tratta della quota dei contributi previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti a carico delle lavoratrici, ovvero i cosiddetti contributi IVS. L’INPS ha pubblicato la circolare numero 27 del 31 gennaio 2024 che contiene i dettagli della misura.

Bonus mamma lavoratrici fino a 3000 euro: ecco quando sarà visibile in busta paga

La legge di Bilancio 2024 (articolo 1, commi 180 e 181) prevede una detrazione dalla contribuzione previdenziale da applicare sulle buste paga delle madri lavoratrici del settore pubblico e privato con tre o più figli; il figlio più piccolo non deve aver superato i 18 anni di età.

Bonus per madri che lavorano
Bonus per madri lavoratrici (tecnozoom.it)

La misura sarà erogata fino al 2026. Tuttavia, nel 2024 come si legge nella circolare INPS 27/2024, che illustra anche i dettagli della misura, in via sperimentale, l’esonero spetterà anche alle madri lavoratrici che hanno due figli a carico. In questo caso, però, il figlio più piccolo deve avere un ‘età inferiore a 10 anni.

Un altro requisito importante è la situazione lavorativa: ossia, possono ottenere il bonus solo le lavoratrici che hanno un contratto a tempo indeterminato, part-time oppure a tempo pieno. Sono incluse anche le lavoratrici con contratti agricolo, in somministrazione e in apprendistato.

Invece, non possono richiedere l’esonero contributivo le lavoratrici domestiche (colf e badanti) e le libere professioniste in parti IVA, collaborazione occasionale oppure con contratti di collaborazione continuativa, pur avendo i requisiti. Escluse anche le lavoratrici madri con un solo figlio (anche se disabile) a carico.

Inoltre, come spiegato nella circolare INPS 27/2024 in caso di figli nati nel corso dell’anno, il bonus si attiva a partire dal mese di nascita.

Per richiedere il bonus è necessario comunicare al proprio datore di lavoro l’intenzione di usufruire dell’esonero oppure attendere che l’INPS attiva l’apposito servizio. Invece, le lavoratrici del settore privato, devono presentare un’autocertificazione che attesta il diritto di usufruire del bonus. Nel documento dovranno essere indicati i codici fiscali dei figli.

Il bonus potrebbe arrivare nella busta paga di febbraio, anche se alcune lavoratrici dovranno aspettare perché non è ancora chiaro se la domanda dovrà essere inviata all’INPS oppure a NoiPA e quest’ultima non ha ancora fornito tutte le informazioni necessarie per applicare il bonus.

Comunque sia, la certezza è che, in caso di ulteriori ritardi, saranno riconosciuti gli arretrati a partire da gennaio 2024.

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