Una delle più comuni patologie croniche è stata inserita tra i Livelli Essenziali di Assistenza. Quali agevolazioni spettano agli ammalati?
La Camera dei Deputati ha riconosciuto la fibromialgia come una malattia cronica e invalidante e, grazie a una mozione presentata da FdI, verrà annoverata tra i Livelli Essenziali di Assistenza (cd. LEA), assicurando ai pazienti l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario.
![fibromialgia malattia invalidante](https://www.tecnozoom.it/wp-content/uploads/2024/03/dolore-tecnozoom.it-01032024-1024x683.jpg)
Tra gli altri progetti legati al riconoscimento della fibromialgia come patologia invalidante ci sono l’aggiornamento dei protocolli terapeutici, l’introduzione di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale, destinato a trovare una diagnosi veloce e uniforme, e la creazione di un Registro Nazionale della sindrome fibromialgica.
Iniziative simili sono state promosse anche da altre mozioni, presentate da PD, M5S, Azione, IV e AVS. Cosa cambia per i malati?
Fibromialgia: quali sono i sintomi e perché è invalidante?
La fibromialgia è una patologia cronica che comporta dolori insistenti e diffusi in varie parti del corpo. Si associa spesso a rigidità muscolare, affaticamento e problemi di insonnia.
![sintomi e cura fibromialgia](https://www.tecnozoom.it/wp-content/uploads/2024/03/donna-sofferente-tecnozoom.it-01032024-1024x683.jpg)
Le cause della malattia, purtroppo, non sono ancora del tutto note. Probabilmente deriva da un’alterazione del sistema nervoso centrale, che coinvolge la percezione del dolore e lo amplifica.
La maggior parte dei malati appartiene al genere femminile e lamenta, quasi sempre, un peggioramento delle condizioni di vita. La mancanza di appositi test, inoltre, non consente una diagnosi tempestiva.
I sintomi più diffusi sono: dolore muscolare, rigidità, affaticamento, alterazioni del sonno, problemi di concentrazione e memoria, ansia e depressione. Il dolore colpisce i muscoli, i tendini e i legamenti, con un’intensità variabile da paziente a paziente.
Non esiste, al momento, una cura specifica; nella maggior parte dei casi, si cerca di tenere a bada i sintomi tramite farmaci antidepressivi, terapie ed esercizi fisici e tecniche alternative di gestione dello stress.
Il riconoscimento della fibromialgia come patologia invalidante ha diverse conseguenze. Innanzitutto, i malati dovranno sottoporsi a visita dinanzi a una specifica Commissione medica, per il riconoscimento di un determinato grado di invalidità. Questo consentirà l’accesso a diverse agevolazioni economiche, come la pensione di invalidità o l’indennità di accompagnamento e la possibilità di richiedere cure specialistiche coperte dal Servizio Sanitario Nazionale.
Per quanto riguarda i benefici in ambito lavorativo, invece, coloro che sono affetti da fibromialgia godranno di adeguate tutele contro il licenziamento discriminatorio e avranno il diritto a svolgere mansioni consone al proprio stato di salute.
Avranno la possibilità, inoltre, di partecipare a programmi di assistenza per apportare migliorie alla qualità della propria vita e sperimentare cure in grado di garantire maggiore autonomia, ad esempio i servizi di assistenza domiciliare e la partecipazione a centri diurni per disabili.