Finalmente gli anziani non saranno più soli grazie ad una nuova invenzione: è arrivato il robot badante che aiuta i più fragili.
Nei prossimi anni i robot diventeranno delle vere e proprie colonne portanti della società, poiché saranno impiegati in tantissimi settori. Non a caso molte aziende stanno progettando i primi umanoidi camerieri, operai e badanti. Qual è allora l’origine di queste macchine robotizzate? Innanzitutto, la parola robot deriva da un termine usato nella lingua ceca e significa “lavoro pesante”. Lo scrittore ceco Karel Capek, per definire l’operaio artificiale presente nel suo dramma teatrale, utilizzò per la prima volta la parola robot nel 1929.
![arriva il robot badante](https://www.tecnozoom.it/wp-content/uploads/2023/11/robot-badante-20231103-tecnozoom.it_.jpg)
Tuttavia, le prime macchine robotizzate nacquero addirittura nel 1738 grazie all’inventore Jacques de Vaucanson. Quest’ultimo riuscì a realizzare un androide capace di suonare il flauto, attraverso una primitiva tecnologia meccanica. Oggi invece i robot sono in grado di sollevare pesi, di ballare e di muoversi con estrema agilità.
Il robot che aiuta gli anziani
Attualmente, tantissime aziende stanno compiendo passi da gigante nel campo della robotica, soprattutto grazie ai sistemi computerizzati, alla moderna meccanica e all’intelligenza artificiale. Pertanto, questa velocissima evoluzione porterà una serie di robot umanoidi, che progressivamente sostituiranno gli esseri umani in molti settori. Infatti, stanno già arrivando i primi modelli robotizzati in grado di lavorare nelle aziende o nei ristoranti. E non solo: recentemente è stato presentato il primo robot badante, il cui obiettivo è assistere e curare gli anziani. Secondo gli esperti, queste modernissime macchine avranno un ruolo fondamentale nel prossimo futuro, a causa dell’aumento della speranza di vita.
![arriva il robot badante](https://www.tecnozoom.it/wp-content/uploads/2023/11/robot-badante-20231103-foto-ansa-tecnozoom.it_.jpg)
In altre parole, il numero degli anziani aumenterà sempre di più nella società, grazie ai progressi della medicina e alla moderna tecnologia. Perciò, non sarà facile assistere e curare centinaia di milioni di anziani in tutto il mondo. Per questo motivo il ruolo dei robot badante è fondamentale, soprattutto per alleggerire le spese a carico dei familiari. Inoltre, bisogna ricordare che gli over 65 presenti sulla Terra sono oltre 770 milioni, ma entro il 2050 potrebbero arrivare a 2 miliardi. Attualmente, i progetti più ambiziosi sono tanti, molti dei quali hanno già superato i primi test.
Un esempio è il robot chiamato Romeo, progettato dall’azienda francese Softbank Robotics. Si tratta di una macchina capace di riconoscere i volti, di memorizzare informazioni, di cucinare, di raccogliere oggetti e persino di muoversi con agilità. Purtroppo, in questo momento possono acquistarlo solo gli ospedali, poiché ha un costo elevatissimo. Un altro robot all’avanguardia si chiama R1, ed è stato realizzato dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Quest’ultimo è molto più economico rispetto al collega francese ma, al contempo, possiede ugualmente una sofisticata tecnologia.