La tecnologia avanza ma non il linguaggio di programmazione: cos’è il COBOL e perché è il momento di metterlo da parte

Tecnologia e linguaggio di programmazione vanno a velocità diverse. L’AI vola ma siamo ancora col COBOL: è il momento di accantonarlo. Per forza.

Paradosso tech. C’è una tecnologia che sta correndo a marce elevate, forse anche troppo, ma a una velocità elevatissima, ragguardevole, per certi versi preoccupante. Basti pesare all’Intelligenza Artificiale, da oltre un anno in hype. Ovunque.

Cos'è il COBOL
COBOL, Common Business Oriented Language – (Tecnozoom.it)

Secondo Elon Musk sarà la “forza più disruptive della storia”, si arriverà in un prossimo futuro addirittura a modelli in grado di fare tutto, e si potrà scegliere se avere un lavoro o no in base esclusivamente alla propria soddisfazione personale.

Al di là della visione dell’uomo più in hype della Terra, i passi da gigante compiuti con l’AI sono sotto gli occhi di tutti: utilizzata da un numero sempre consistente di persone, di tutte le fasce d’età, sta entrando dentro gli smartphone, Android o (presto) iOS, fa lo stesso. Eppure da contraltare a questo fenomeno, ecco l’andamento lento del linguaggio di programmazione.

COBOL, i significatici scricchioli di un linguaggio di programmazione con 60 anni di storia alle spalle

Sì perché in base alle recenti statistiche oltre il 70% dei sistemi aziendali delle Fortune 500 e tocca fino all’85% di tutte le transazioni commerciali sono supportate ancora dal COBOL. Cos’è il Common Business Oriented Language? È imperativo, procedurale e orientato agli oggetti.

La tecnologia avanza ma non il linguaggio di programmazione
L’AI vola, il linguaggio di programmazione è fermo: paradossi tech – (Tecnozoom.it)

Un compilatore è un programma per computer che prende altri programmi per computer scritti in un linguaggio di alto livello (sorgente) e li converte in un altro programma, codice macchina, che il computer può comprendere. Il COBOL prende i dati da un file o da un database, li elabora e li restituisce. In soldoni il linguaggio di programmazione dominante che acquisisce i dati, li calcola e poi li restituisce.

Ma per quanto capace di perdurare in Italia al trascorrere del tempo, negli ultimi anni ha presentato importanti scricchiolii, come la significativa criticità evidenziata dalla carenza di lavoratori IT competenti durante la pandemia, esplosa nella faticosa ricerca di trovare esperti della materia in grado di fronteggiare l’aumento delle richieste nei sistemi di disoccupazione basati su COBOL.

Un mainframe così vetusto, inoltre, non aiuta certo gli aggiornamenti per il supporto di ciò che ora ci serve, nemmeno il passaggio verso. Abbiamo linguaggi più moderni come Java, ma mancano in Italia personale formato su questi linguaggi. Il COBOL esiste da 60 anni, è arrivato il momento di mandarlo in pensione, d’altronde quella è l’età.

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