Ce la faresti a resistere 30 giorni senza smartphone? Qualcuno ci sta provando

Hai mai pensato di abbandonare il tuo telefono e vivere la vita vera? C’è qualcosa che ci sta provando, almeno per 30 giorni.

Quello che fino a pochi decenni fa sembrava davvero impensabile e non era nemmeno nella nostra immaginazione, oggi è realtà quotidiana: difficile pensare ad una vita senza smartphone attivo ventiquattro ore su ventiquattro. Lo usiamo per qualsiasi cosa, dalle funzioni più utili a quelle completamente inutili, lo abbiamo sempre in mano, in tasca, sul cuscino, sulla scrivania…insomma, non possiamo proprio farne a meno. O così sembra.

resisti trenta giorni senza telefono?
30 giorni senza smartphone – Tecnozoom.it

Anche chi non è nativo digitale, oggi non riesce ad immaginare la sua vita senza telefono. Eppure le persone hanno sempre vissuto senza utilizzarlo per centinaia di migliaia di anni nella storia dell’umanità. Ecco perché tante persone stanno cercando di tornare alle origini, di fare una bella disintossicazione da smartphone, abbandonandolo per un mese intero. E tu ci riusciresti mai? Forse dopo aver appreso i benefici di questo trend, potresti pensarci anche tu.

Un trend salutare: abbandonare lo smartphone per 30 giorni e vivere la vita

Si chiama “monk mode“, letteralmente “modalità monaco”, un nuoto trend – per una volta positivo e salutare – che sta spopolando in tutto il mondo. Tantissime sono le persone ormai sature dall’uso del telefono e che vogliono provare come si sta senza. Tornare alle origini, a quando non avevamo nessuno smartphone e vivevamo bene lo stesso, senza social network e ansia di esserci sempre a tutti i costi, di essere connessi ogni secondo della propria vita.

resisti trenta giorni senza telefono?
Vuoi provare il “monk mode”? – Tecnozoom.it

Trenta giorni può sembrare allo stesso tempo un periodo breve e interminabile, dipende dal grado di dipendenza che avete con il telefono. Sono pochi in assoluto, è appena un mese, eppure pensare di non toccare il telefono per trenta giorni interi può essere motivo persino di ansia per tante persone. E questo dovrebbe far riflettere su quanto siamo condizionati a livello psicologico da queste piccole scatolette rettangolari luminose.

Sono tantissimi i benefici riscontrati da chi ha avuto il coraggio di buttarsi nella challenge: miglioramenti nell’umore, nel ciclo sonno-veglia, nell’energia e la voglia di fare. Inoltre liberarsi dall’ansia di essere sempre disponibili e connessi, vuol dire anche vivere più leggeri, con meno preoccupazioni anche meno confronti tossici, parlando dei social network. Godersi la vita per quello che è, senza doverla documentare, condividere e postare ovunque. Pensate di potercela fare a resistere per trenta lunghi giorni?

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