Continuano i licenziamenti di massa nel settore tech, non c’è fine alla crisi? La verità svelata da Mark Zuckerberg

I licenziamenti di massa nel settore tech fanno discutere e impongono una riflessione. Crisi senza fine? Mark Zuckerberg dice tutto.

Fecero scalpore i licenziamenti di massa da parte di Elon Musk, all’indomani della sua chiacchieratissima acquisizione, che per poco non finiva in un’aula di tribunale, di Twitter, ora semplicemente X. Il Paperon de’ Paperoni si inimico subito una bella fetta di fan. Non che adesso vada meglio, ma il modus operandi continua.

 

Licenziamenti di massa nel settore tech
Great Resignation, il fenomeno dei licenziamenti di massa nel settore tech – (Tecnozoom.it)

Lo ha fatto Apple, Microsoft, Amazon, un po’, a diverse latitudini, tutte i Big Tech, aprendo di fatto le porte a una crisi che ha coinvolto, inevitabilmente anche Meta. Un fenomeno a livello globale chiamato “Great resignation”, che ha visto la sua esplosione nel 2022, con oltre 1,6 milioni di licenziamenti di massa nel settore tech, il 22% rispetto all’anno prima.

Un fenomeno per niente attenuato e oggetto di discussione tra i grandi personaggi di questo settore. Mark Zuckerberg, nello specifico, lo ha spiegato, a modo suo, in un recente podcast molto chiacchierato al Morning Brew Daily.

Licenziamenti di massa, il fenomeno della Great Resignation si non placa. Colpa della pandemia?

I licenziamenti di massa nel settore tech sono figli di una sorta di effetto boomerang, conseguenza della pandemia da Coronavirus, esplosa ora più di quattro anni, ma di cui le Big Tech e di conseguenza tutti i lavoratori, ne stanno pagando le conseguenze ancora oggi. È di questo avviso Mark Zuckerberg, che va ben oltre questa semplicistica spiegazione, entrando nel nocciolo della questione.

La verità svelata da Mark Zuckerberg
Mark Zuckerberg, CEO di Meta – (Foto fonte: Ansa) – (Tecnozoom.it)

Durante la pandemia, le vendite dell’e-commerce sono andate alle stelle, il che ha portato grandi guadagni nella pubblicità online. Ma quando le persone sono tornate negli Store fisici, l’economia si è adeguata, e l’eccezione è diventata regola, la crescita delle vendite è diminuita e i tassi di pubblicità sono tornati sulla Terra.

Mark Zuckerberg ha riconosciuto il grande errore di Meta, e non solo: i licenziamenti di massa sono figli di eccessive assunzioni. In termini di licenziamenti e cose del genere, in realtà penso che ciò sia dovuto più alle aziende che cercano di affrontare il COVID – dice Mark Zuckerberg – ci siamo separati da molte persone di talento a cui tenevamo, ma in un certo senso diventare effettivamente più snelli, rende l’azienda più efficace”.

Il pragmatismo del CEO di Meta evidenzia problemi e soluzioni che vanno ben oltre una crisi tangibile ma che secondo Zuckerberg si può superare proprio con queste “ristrutturazioni di un’azienda”, volte ad appiattire i livelli di gestione per passare a modelli più snelli. Problema e soluzione: parola di Mark Zuckerberg.

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