Google Bard, la nuova funzione fa discutere: il chatbot per ragazzi mette nei guai YouTube

Google Bard, l’AI di Google, potrebbe provocare milioni di dollari di danni su YouTube: una nuova funzione è già nel mirino.

Come abbiamo ormai imparato da mesi, le potenzialità di applicazione della potenza delle Intelligenze Artificiali sono enormi. A oggi la AI possono realizzare immagini interpretando le richieste scritte dagli utenti, possono scrivere testi che rispondano a determinati requisiti su tematiche, stile e lunghezza, possono infine rispondere in una chat in maniera quasi indistinguibile da un essere umano.

Bard colpisce Youtube con ultimo aggiornamento
Bard di Goole sta creando tanti problemi a Youtube, sempre di Google – Tecnozoom.it

Ovviamente però gli orizzonti di applicazione delle Intelligenze Artificiali si allargano ogni giorno e ogni giorno ci presentano nuove opportunità e talvolta nuovi problemi. Lo ha scoperte a sue spese proprio l’azienda simbolo dell’innovazione tecnologica digitale: Google, che è stata in grado di far inferocire milioni di utenti di una delle sue principali piattaforme.

La cosa più tragicamente comica, in tutta la questione, è infatti che YouTube appartiene a Google, quindi in pratica il più moderno prodotto Google, Bard, ha creato problemi a coloro che ogni giorno producono contenuti per un’altra proprietà della stessa azienda, nella tipica immagine del famoso cane che si morde la coda.

Perché tutti su YouTube odiano Bard?

Come sanno benissimo coloro che seguono vari canali di YouTube, i creatori di video su questa piattaforma guadagnano dalle visualizzazioni ricevute dai loro contenuti e, quindi, dalle pubblicità proposte e visualizzate dagli utenti che vedono i contenuti in questione.

intelligenza artificiale riassume video youtube
I content creator di YouTube si rivolteranno? – tecnozoom.it

L’ultima funzionalità sviluppata per Bard minaccia di diminuire in maniera molto significativa le visualizzazioni e quindi gli introiti generati dai video di YouTube perché Bard sarà in grado di riassumerli. In pratica Bard sarà in grado di prendere in esame un video e produrre rapidamente un riassunto scritto dei contenuti proposti nel video.

Questa funzione permetterà, ad esempio, di non dover vedere minuti e minuti di video nel tentativo di estrapolare solo le informazioni che ci servono davvero. Un caso emblematico è quello delle ricette: se un creatore propone un video con il procedimento che dura 10 minuti, ma Bard estrae l’elenco degli ingredienti e le istruzioni in meno di un minuto, perché qualcuno dovrebbe guardare il video?

Per ora l’estensione di Bard che permette di compiere quest’operazione è disponibile solo in lingua inglese, quindi è in grado (per ora) di fare danni limitati. C’è da aspettarsi una rivolta dei content creator di mezzo mondo nel momento in cui verranno privati della loro principale fonte di guadagno!

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