Google inventa qualcosa di mai visto finora: batte a spada tratta persino l’intelligenza artificiale

ChatGPT chi? No grazie. Google inventa qualcosa di mai visto prima finora: l’Intelligenza Artificiale entra in un nuovo livello.

Un anno fa, più o meno di questi periodi, l’alba di una nuova era, quella di ChatGPT, nato dalla mente di Sam Altman di OpenAI per stupire e dividere. Un anno dopo potrebbe essere il suo crepuscolo.

Google inventa qualcosa di mai visto finora
Google lo aveva annunciato a maggio, ora è realtà – tecnozoom.it

Non c’è dubbio che l’impressionante bot, ulteriormente migliorato con il passare del tempo, all’inizio bandito dall’Italia poi riammesso con determinati paletti, abbia infiammato la corsa all’Intelligenza Artificiale migliore.

Google ha dovuto in fretta e furia rispondere a ChatGPT con Bard. Un Bard stavolta notevolmente migliorato rispetto alla sua prima uscita. Ma da Mountain View, dove hanno sempre rivendicato la leadership sull’Intelligenza Artificiale hanno deciso di inventare qualcosa di mai visto prima. Un qualcosa che potrebbe aprire una nuova era. Proprio come ChatGPT, se non meglio.

Google e il super scatto verso la nuova frontiera dell’Intelligenza Artificiale

L’intelligenza artificiale è stata il fulcro del lavoro di molte aziende in quest’anno. Google l’ha introdotta perfino negli smartphone, nei Pixel 8 e 8 Pro. Samsung lo farà a brevissimo, con il nuovo anno, a gennaio quando usciranno i Galaxy S24 con funzionalità proprie dell’AI generativa. Apple sta spendendo milioni di dollari per non arrivare tardi all’appuntamento con la storia, a settembre con gli iPhone 16. Annunciato nel tradizionale evento annuale dello scorso maggio, grazie al lavoro di Google DeepMind è stata sviluppata quella che per il momento è una demo.

Google batte a spada tratta persino l'intelligenza artificiale
Google, nuova era Gemini – foto fonte blog.google – tecnozoom.it

Una demo che ha stupito (proprio come fece ChatGPT) un annetto fa: un’intelligenza artificiale che sembra meno un software intelligente e più simile a qualcosa di utile e intuitivo. In una parola: Gemini, definito da Sundar Pichai di Google come il modello più capace e generale che abbiamo mai costruito. È il risultato di sforzi di collaborazione su larga scala da parte dei team di Google, costruito da zero per essere multimodale: può generalizzare e comprendere, operare e combinare diversi tipi di informazioni tra cui testo, codice, audio, immagini e video.

In quanto modello multimodale, Gemini di Google è capace di completare compiti complessi in matematica, fisica e altre aree, oltre a comprendere e generare codice di alta qualità in vari linguaggi di programmazione. Attualmente disponibile tramite integrazioni con Google Bard e Google Pixel 8, ma da Mountain View hanno fatto già sapere che verrà gradualmente integrato in altri servizi Google. Gemini è uno e trino: Ultra, il modello più grande (con prestazioni superiori a ChatGPT-4), Pro entrerà dentro in Bard e nel motore di ricerca di ricerca, Nano il più efficiente in grado di lavorare anche negli smartphone a partire dalla famiglia Pixel. La nuova frontiera è già qui.

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