Lavorare fuori casa con l’hotspot: quanto influisce sulla batteria e a cosa fare attenzione

Se sei fuori casa e devi lavorare come fai con l’hotspot? È o no un pericolo per la batteria e quanto influisce sulla sua durata?

Lavorare fuori casa è possibile ma se vuoi avere, ovunque ti trovi, un buon segnale a volte non puoi fare affidamento sulle reti pubbliche e conviene attivare l’hotspot. Ma questa pratica, che consente anche per esempio di sfruttare in più persone la connessione dati di uno stesso dispositivo, ovviamente consuma batteria.

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Sia che si tratti dello hotspot fatto utilizzando lo smartphone sia che si tratti dell’hotspot fatto utilizzando quelle che un tempo si chiamavano nelle conversazioni saponette senza fili c’è comunque energia che viene consumata. Ma quanta ne viene consumata? Una domanda che devi porti soprattutto se la tua sessione di lavoro diventa piuttosto lunga o se ti trovi in una zona in cui il segnale non è perfettamente pulito.

Sapere che cosa influisce sulla durata della batteria del cellulare o della saponetta in modalità hotspot ti aiuta anche a lavorare meglio e a prepararti in caso tu sappia già che consumerai parecchia carica.

Hotspot e batteria, i consigli per lavorare fuori casa il più a lungo possibile

La tecnologia, soprattutto negli anni della pandemia, ci ha insegnato che l’idea di dover per forza andare in ufficio e lavorare seduti davanti a una scrivania può essere superata da un altro concetto: quello del lavoro da casa.

Passato però proprio il periodo in cui non si poteva mettere il naso fuori dalla porta, tanti hanno continuato a lavorare senza recarsi in ufficio e sono sempre più quelli che lavorano in modalità nomade. Per poter lavorare in queste condizioni è però necessario avere una connessione che sia quanto più affidabile possibile.

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L’affidabilità della connessione passa anche dall’affidabilità dell’oggetto che viene utilizzato per canalizzare la connessione stessa. In alcuni casi si passa attraverso il cellulare ma c’è anche la possibilità di utilizzare dei piccoli dispositivi che generano un hotspot.

Ma sia che si tratti dello smartphone sia che si tratti delle saponette ci sono alcune cose da fare e altre da non fare mai per preservarne la batteria. Perché un utilizzo prolungato, o più dispositivi collegati contemporaneamente allo stesso hotspot, consumano la batteria.

Un primo consiglio è quindi quello di limitare allo stretto necessario il tempo di connessione per ciascuno dispositivo. Se però sai già che la tua sessione di lavoro sarà piuttosto lunga quello che puoi fare è dotarti di una batteria aggiuntiva: una power bank, magari ricaricabile tramite pannellino solare, da tenere a portata di mano.

Se utilizzi le saponette ricorda anche che vanno tenute all’ombra perché il lavoro che fanno porta ad un riscaldamento interno che, se viene unito ad un irraggiamento solare dall’esterno, può portare a malfunzionamenti anche importanti. E sempre, nel caso in cui hai a disposizione un hotspot che non è all’interno del cellulare, ricordati di spegnere il dispositivo quando non lo utilizzi e quando lo devi ricaricare.

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